martedì 24 dicembre 2013

FELICE NATALE E SERENO ANNO NUOVO

GRAZIE 

A CIASCUNO DI VOI PER QUEST' ANNO TRASCORSO INSIEME !


VI AUGURO UN NATALE SERENO, INSIEME ALLE PERSONE CHE PIU' AMATE, E UN ANNO NUOVO RICCO DI SORPRESE E FELICITA'!


...la vostra ostetrica Emanuela



mercoledì 27 novembre 2013

Idee per un Natale...alternativo!


STUFI DEI SOLITI REGALI?

A CORTO D'IDEE?

CONTRARI AL CONSUMISMO?

PAURA DI DOPPIONI?

POCO TEMPO PER LO SHOPPING?



PER NATALE 
REGALA(TI) 
UN'OSTETRICA

*****
IDEE PER UNA FUTURA MAMMA


-REGALA L'ASSISTENZA DELL'OSTETRICA DURANTE LA GRAVIDANZA (pacchetto 3 visite domiciliari/pacchetto 6 visite domiciliari/pacchetto 9 visite domiciliari).

-REGALA L'ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA (pacchetto 3 o 5 incontri domiciliari in preparazione alla nascita).

-REGALA L'ACQUATICITA' IN GRAVIDANZA (pacchetti di abbonamento mensile o trimestrale).
-REGALA L'ASSISTENZA OSTETRICA AL TRAVAGLIO DOMICILIARE E/O L'ACCOMPAGNAMENTO IN OSPEDALE (consigliato per gruppi di regalo).
-REGALA UNA COPIA DI Travaglio e parto senza paura
-REGALA UNA SEDUTA DI RILASSAMENTO E VISUALIZZAZIONE a domicilio.
-REGALA UN INCONTRO DI RILASSAMENTO ACQUATICO (ad una donna o ad una coppia).


IDEE PER LA MAMMA, IL PAPA' E IL NEONATO



-REGALA L'ASSISTENZA DOMICILIARE NEI PRIMI GIORNI DOPO LA NASCITA (dimissione precoce e/o assistenza in allattamento e/o visita di controllo in puerperio e/o assistenza col neonato)

-REGALA IL CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE (pacchetto da 4 incontri a cadenza settimanale se svolto in gruppo o pacchetto da 2 incontri domiciliari se svolto individualmente).

-REGALA L'ACQUATICITA' COL NEONATO (pacchetti di abbonamento mensile o trimestrale).


IDEE PER IL BENESSERE E LA SALUTE DELLE DONNE DI QUALSIASI ETA'


-REGALA IL CORSO DI GINNASTICA PER IL PAVIMENTO PELVICO (pacchetto di abbonamento mensile o trimestrale).

-REGALA IL PAP-TEST DOMICILIARE (Pap-test, consegna campione al laboratorio, ritiro e spedizione referto, valutazione perineale a richiesta).


COME FARE?

Contattatemi 
via posta elettronica all'indirizzo 
roccaemanuela@yahoo.it 
oppure telefonando al numero 
3387017125

specificando il nome della mamma e/o del papà e/o il nome del bambino e
il tipo di regalo

RICEVERETE

 BIGLIETTINO PERSONALIZZATO DA STAMPARE E CONSEGNARE AL DESTINATARIO DEL REGALO
+
MODALITA' DI PAGAMENTO

CHE ASPETTATE!!!

martedì 19 novembre 2013

LA GINNASTICA PER IL PAVIMENTO PELVICO : prevenzione e rieducazione funzionale, promozione del benessere femminile.



Il pavimento pelvico è l'insieme dei muscoli che chiudono inferiormente il bacino, accogliendo e sostenendo gli organi addominali.

Nella donna il pavimento pelvico è attraversato dallo sfintere anale, dalla vagina e dall'uretra ed è per questo maggiormente predisposto a "cedimenti" rispetto a quello maschile.
Nella donna, poi, durante la gravidanza, con il progressivo aumento di peso e di volume dell'utero il pavimento pelvico viene sollecitato verso il basso. Sollecitazione ulteriore avviene durante il parto, poichè per permettere il passaggio del bambino nel canale vaginale, i muscoli vengono sottoposti a notevole distensione e stiramento.
Nella donna, con la menopausa, avviene una caduta estrogenica che predispone questa muscolatura a perdita di tono ed elasticità, favorendo l'insorgenza di spiacevoli casi di incontinenza da sforzo e, più raramente, di prolasso uterino o vescicale.


E' importante prendersi cura del proprio pavimento pelvico fino dalla gravidanza, per rendere questa muscolatura tonica ed elastica, in grado quindi di sostenere adeguatamente il peso addominale in aumento, prevenendo dolori osteo-articolari al bacino, posture scorrette e dolori lombari, ma anche di distendersi senza strapparsi durante il parto (prevenzione delle lacerazioni).

Dopo una gravidanza e un parto occorre riprendere il lavoro muscolare su questa muscolatura per ritonificarla e riacquistarne la fisiologica funzionalità nei tempi più brevi possibili, per permettere alla neomadre di prendersi cura del proprio bimbo senza doversi preoccupare di fastidiose perdite, specie sotto sforzo.

Un perineo tonico ed elastico svolge un ruolo importantissimo nel controllo e mantenimento di una fisiologica postura, influisce sulla sessualità e controlla gli sfinteri.

La ginnastica, mirata e condotta da professionista qualificata, adatta ad ogni età ed eseguita con regolarità e costanza, può realmente fare la differenza.

In gravidanza promuove il benessere durante i 9 mesi e durante il parto favorisce la prevenzione delle lacerazioni da parto, nella donna di qualsiasi età favorisce la presa di coscienza della propria anatomia e della funzionalità degli sfinteri e influisce positivamente sulla vita sessuale, in menopausa può prevenire ma anche trattare l'incontinenza da sforzo (quella fastidiosa perdita di urina durante un colpo di tosse, uno starnuto, una risata o il sollevamento di un peso, specie a vescica piena), l'urgenza minzionale e il prolasso dell'utero o della vescica.

I corsi si tengono in piccoli gruppi, per poter personalizzare i trattamenti e seguire da vicino i movimenti e i miglioramenti dei partecipanti.









La frequenza è settimanale, con il consiglio di dedicare un quarto d'ora al lavoro giornaliero anche a casa.


I corsi si tengono presso l'accogliente palestra di 

via Zara 19/4 Genova

al raggiungimento di un numero minimo di 5 partecipanti
previa prenotazione a
studiozara19@gmail.com

Per informazioni visita il sito ufficiale


sabato 2 novembre 2013

Presentazione ufficiale genovese di "TRAVAGLIO E PARTO SENZA PAURA"

E' con immenso piacere che siete tutti invitati alla

PRESENTAZIONE UFFICIALE 
di

"TRAVAGLIO E PARTO SENZA PAURA"


SABATO 16 NOVEMBRE 2013
ore 15.00

presso

Associazione Progetto Quarto Alto
Belvedere Pomodoro 4
Genova

MUSICA
DANZA
POESIA
per rappresentare la nascita

RACCONTI DI NASCITA
con le mamme che si sono raccontate per il libro

VIAGGIO
attraverso le funzioni del dolore nella nascita

SPAZIO
alle domande del pubblico

...PER UNA NASCITA...SENZA PAURA!

Possibilità di portare i bimbi e affidarli alle animatrici
***
Merenda insieme a seguire
***
Possibilità di acquistare il libro


GRADITISSIMA LA CONFERMA DELLA PROPRIA PARTECIPAZIONE

via mail all'indirizzo

roccaemanuela@yahoo.it


lunedì 7 ottobre 2013

Le ostetriche e le loro battaglie


immagine tratta da Periodofertile.it

Come ogni professione anche noi ostetriche ci battiamo per migliorare la nostra professione, le nostre condizioni lavorative e per far valere i nostri “diritti”.

Bene.
Fino ad ora la battaglia per la quale abbiamo visto maggior dispiegamento di forze da parte delle ostetriche, a partire dagli Organi Dirigenti, è quella contro le Doule.

Cerchiamo dunque di capire chi è la Doula e cosa fa.

La Doula è una donna con una certa esperienza che accompagna, ascolta e aiuta in maniera molto pratica e nella quotidianità una madre dalla gravidanza fino ai primi mesi di vita col neonato.
La Doula è una donna che ha acquisito delle esperienze di vita che l’hanno portata a desiderare di dare sostegno alle altre donne. Non ha una formazione particolare (alcune nozioni femminili di fondo) ma basa il suo sapere sull’ascolto.
Il suo percorso include l'acquisizione di competenze che abbracciano la capacità di accettazione, di ascolto e di accoglienza di una donna in maniera più costruttiva rispetto al fatto di fornire un mero consiglio alla vista di una madre in apparente difficoltà, anche se costei non ne fa diretta richiesta.
La Doula non fa ciò che compete professionalmente all’Ostetrica, ma il suo percorso esperienziale le permette di comprendere ciò che riguarda il lavoro dell’ostetrica stessa,  per poterla aiutare concretamente durante l’assistenza e l’accompagnamento di una donna prima e dopo il parto.
Questo suo percorso le permette di condividere un “linguaggio” con l’ostetrica al fine di unire forze, energie ed empatia per accompagnare quella madre attraverso il suo percorso verso la maternità.

La formazione che compie la Doula non è paragonabile a quella che compie l’Ostetrica, nessuno lo discute. È proporzionata a quello che è il suo ruolo nell’accompagnamento di una madre e alle sue precipue responsabilità e non pretende di sostituirsi all’Ostetrica! Si tratta infatti di una formazione il cui fine ultimo accomuna Ostetriche e Doule: il bene delle madri, delle coppie mamma/bambino e delle nuove famiglie!

Orbene, facciamo una piccola digressione e torniamo all’introduzione, quando abbiamo parlato delle nostre battaglie per migliorare le condizioni lavorative e far valere i nostri diritti.

Qui di seguito il profilo professionale dell’Ostetrica individuato col D.M n.740 del 14/09/1994 che all’articolo 1 individua la figura dell’Ostetrica, ovvero chi è, quale sia la sua formazione e quali i suoi ambiti di competenza:

·         Art. 1
1. E' individuata la figura dell'ostetrica/o con il seguente profilo: l'ostetrica/o è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.
2. L'ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:
a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità;
b) alla preparazione psicoprofilattica al parto;
c) alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici;
d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
e) ai programmi di assistenza materna e neonatale.
3. L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce, come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza.
4. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
5. L'ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.
6. L'ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.


Vogliamo offrirvi alcuni spunti, che speriamo saranno motivo di riflessione.

Cominciamo dal punto 1.

“Assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza”
Correggeteci se sbagliamo, ma almeno qui in Italia, potremmo dire che solamente una piccola parte delle donne in gravidanza viene assistita dall’ostetrica piuttosto che dal ginecologo (che, lo ricordiamo, in quanto medico è preposto ad intervenire qualora non ci trovassimo più in una situazione di fisiologia). Viene da chiedersi quali siano state le criticità che hanno portato a questa evoluzione: di cosa avevano bisogno le donne che l’ostetricia non ha saputo fornire? Forse che –diciamocelo apertis verbis- le donne hanno tentato di mandare un messaggio che non è stato ascoltato dalle ostetriche? Quante donne riponevano fiducia nelle ostetriche condotte e quanto la scelta obbligatoria di prosecuzione del servizio di assistenza al parto in clinica come dipendenti ASL o solo come libere professioniste, ha fatto sì che le ostetriche interrompessero la loro vita sul territorio a fianco alle donne per andare a lavorare come dipendenti, chiudendosi dietro al muro dell’ospedale?

“(Assiste e consiglia la donna) nel puerperio”…
Immaginiamo che la percentuale delle puerpere assistite da un’ostetrica nel puerperio sia sovrapponibile a quella delle donne assistite dall’ostetrica durante la gravidanza, poiché saranno le stesse che, avendo compiuto il percorso precedente la nascita insieme ad essa, continueranno a fare riferimento a lei anche dopo la nascita.
Quante donne si rivolgono all’ostetrica anche solo per un consiglio nel dopo parto, una volta dimesse dall’ospedale?
Quante donne si rivolgono all’ostetrica per compiere una visita di controllo terminato il periodo del cosiddetto “puerperio”?
Quante, invece, al ginecologo?

“…presta assistenza al neonato”.
Escludendo i parti domiciliari, i parti nei Centri Nascita o nelle Case Maternità (comunque una percentuale ancora piuttosto bassa oggi in Italia), chi si occupa dell’immediata assistenza al neonato in sala parto?
Molte donne possono testimoniare quanto si riempia una sala parto al momento della nascita del bambino, tra le numerose figure presenti non mancano infermiere pediatriche e pediatri…


Andiamo al punto 2.

“Partecipa ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità”…
Quante delle figure che conducono incontri nelle scuole, dalla scuola media alla scuola superiore, in materia di educazione sanitaria e sessuale, sono ostetriche?

“Partecipa alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici”…

Perlomeno quando si parla di assistenza e strumentazione di interventi ginecologici programmati, non in regime di urgenza o in orario e giorno feriale, chi assiste il medico ginecologo?
L’ostetrica?
O l’infermiere di sala?

“Partecipa alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile”…

Vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per il punto 1.
Quante donne chiedono la consulenza dell’ostetrica per test di screening quali il Pap-test o la palpazione della mammella per la prevenzione o l’accertamento dei tumori del collo dell’utero o della mammella?

“Partecipa ai programmi di assistenza materna e neonatale”…

Nei giorni della degenza dopo la nascita del bambino, chi si occupa solitamente dell’assistenza alla neomadre per l’allattamento, la medicazione del moncone ombelicale, i test di screening neonatali, la pulizia e il cambio del bebè?
E poi: quante ostetriche che lavorano in reparto hanno la competenza della cura dei neonati e quindi, direttamente, la completa responsabilità della gestione dell’avvio all’allattamento in modo tale da far uscire dall’ospedale una donna e un neonato sereni?

Punto 3.
“L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce, come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza”…
Quest’ultimo punto, alla luce considerazioni compiute fino ad ora, ha l’aspetto di un concetto che non corrisponde alla realtà delle cose.

Andiamo direttamente al punto 5.
“L'ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.”
Se così stanno le cose, se un DECRETO MINISTERIALE  sancisce che per formazione e competenze, non solo siamo in grado e siamo preposte all’assistenza nella fisiologia,  ma siamo anche in grado di praticare le misure di emergenza ed eventualmente richiedere l’intervento di un medico qualora la situazione da fisiologica divenisse patologica…perché continuiamo ad essere limitate nella nostra effettiva competenza e nella nostra autonomia professionale pratica?

Terminate queste riflessioni, vorremmo provare a stimolare in chi legge delle conclusioni…

1-     I nostri ambiti professionali vengono rispettati nella pratica quotidiana?
2-     Ci sentiamo rispettate nella nostra autonomia decisionale  e gestionale?
3-     La nostra pratica professionale quotidiana rispecchia ciò che è stato sancito dal Decreto Ministeriale numero 740 del 14 settembre 1994?

E per finire una questione di fondo che dovremmo cominciare a elaborare.

Sempre alla luce delle riflessioni di cui sopra, è poi vero che esiste un capro espiatorio fuori di noi, un colpevole della nostra situazione professionale lavorativa che ci ha figurativamente azzannato alla gola travestendosi prima da pecora e poi da lupo? C’è qualcuno fuori dal nostro ambito che potremmo immolare come un sacrificio umano e che, se venisse istantaneamente eliminato, tutto sarebbe più chiaro e le ostetriche sarebbero professioniste affermate e riconosciute?
Possiamo forse dire che senza le Doule tutto sarebbe rose e fiori?
Crediamo che dobbiamo seriamente rivedere l’oggetto delle nostre battaglie…

Facciamo un inciso. La figura della doula è molto criticata e le ostetriche che si azzardano a difenderla o a informarla vengono tenute d’occhio di modo tale che possano essere colpite da esposti o sospensioni. La politica del terrore, la storia ce lo dice, ha mietuto grandi vittime da parte di chi deteneva il potere, poiché il sentimento umano e la libertà di azione sono quegli aspetti che storicamente e filosoficamente hanno creato poi movimenti sociali che hanno capovolto gli assetti politici. Questi moti rivoluzionari sono stati forti e il loro precipuo carattere era quello di essere bandiera di sentimenti umani come il bisogno di pace. Perché, noi ci chiediamo, le doule non possono essere informate da coloro le quali possono dire loro in quali aspetti una doula può essere d’aiuto all’ostetrica (ospedale o domicilio non importa) e invece ci sono figure come le Mamy-sitter (http://mamysitter.it/) che invece paiono proprio essere formate da ostetriche?

Proseguiamo la digressione attraverso quelli che sono i punti critici della professione ostetrica.

Anzitutto la FORMAZIONE UNIVERSITARIA.

Quante ostetriche possono realmente ritenersi soddisfatte del percorso formativo triennale che ci porta a diventare ostetriche?

Quante si sentono realmente autonome e sicure di sé tanto da intraprendere serenamente la libera professione appena laureate e senza integrare con percorsi formativi aggiuntivi post-laurea?

Quanto delle materie oggetto di lezione universitaria servono realmente nella pratica quotidiana da ostetrica? Quante, invece, paiono più dei progetti formativi che debbono avere un determinato assetto accademico che talvolta lascia dei seri dubbi circa l’effettiva necessità di far parte di un percorso di studi?

Parliamo del tirocinio pratico.
Le ore di tirocinio pratico sono proporzionate in modo da preparare realmente  l’ostetrica all’autonomia professionale?
Le studentesse ostetriche si ritengono soddisfatte della pratica effettuata nei tre anni? Essa ricopre in maniera esaustiva ogni ambito professionale al quale l’ostetrica è preposta?

Passiamo alla formazione post-laurea.

I corsi post-laurea ci sono, alcuni sono molto belli e completi, molto pratici e aggiornati, arricchenti e professionalizzanti.
Vogliamo, però, parlare della spesa che un’ostetrica deve intraprendere per frequentarli (intendendo costo del corso +costo del viaggio+costo del vitto e alloggio)?
Quante giovani ostetriche neolaureate possono accedervi?
Quante ostetriche già “lavoranti” (parlo delle libere professioniste, poiché alle dipendenti solitamente provvede l’azienda sanitaria con corsi gratuiti) subissate da tasse e contributi e magari figli da mantenere possono accedervi?
E i crediti formativi (cosiddetti ECM)? I costi si alzano poiché una cospicua parte del costo del corso va al provider che assegna dei crediti. Viene da pensare, ma aspettiamo che qualcuno confermi o neghi ufficialmente, che dietro la non preparazione universitaria ci sia una sorta di meccanismo economico per il quale poi l’ostetrica deve continuare a spendere, spendere, spendere…
Certo, è nostro preciso dovere aggiornarci costantemente, ma dovrebbe anche essere un diritto, allora, quello di partire con una solida base formativa e non solamente un dovere perché è necessario accaparrarsi dei crediti!

Bene, una volta chiarito questo punto, parliamo della libera professione.
La libera professione potrebbe rappresentare uno sbocco “alternativo” per tutte quelle neolaureate che se la sentano ( e già qui, apriamo il capitolo ‘consapevolezza di sé e della propria professionalità’ che non è in argomento, ma che è strettamente collegato con la formazione universitaria). L’ostetrica possiede autonomia professionale e decisionale. Ha responsabilità medico legali enormi e ambiti della professione che non conosce neppure lontanamente.
La sua professione le consentirebbe di  “spaziare” e proporre assistenza e corsi che abbracciano tutti gli ambiti professionali dell’ostetricia.
Maggior lavoro sui rapporti umani, possibilità di conoscere a fondo le donne e accompagnarle nel tempo.
Grande soddisfazione personale ed umana.
Orari flessibili e cuciti sulle proprie esigenze.
Maggior compatibilità con la famiglia.

Detta così non sembra affatto male, vero?
A parte il fatto che mediamente l’ostetrica neolaureata non se la sente di intraprendere la libera professione poiché la formazione universitaria non la prepara adeguatamente e non si sente sufficientemente sicura, la libera professione è anche:

Il versamento di tasse e contributi che arrivano a superare il 50% di ciò che si incassa.
L’obbligo di iscriversi ad una cassa provvidenziale che prevede un versamento annuo di circa 3200 euro a prescindere che una persona ne abbia incassati 1000 o 10000.
L’impossibilità di lavorare in “Prestazione occasionale” per lo meno all’inizio quando si tratta di avviare l’attività.
L’obbligo di sottoscrivere assicurazioni per la responsabilità civile a cifre spesso sproporzionate a quella che sarà poi la pratica professionale.
L’obbligo di maturare un certo numero (piuttosto alto) di crediti formativi annui (una persona che sta avviando la professione difficilmente può permetterseli, un’altra che già lavora e magari ha famiglia, nemmeno), a costi poco accessibili (il costo, lo ricordiamo, aumenta a causa dei crediti formativi stessi).

Terminate queste riflessioni, torniamo a rivolgere la domanda che un po’ ha dominato questa digressione..
Sono realmente  le Doule il nostro problema?
Vale la pena spendere tutte queste energie e questa rabbia nei confronti di queste donne con le quali condividiamo (o perlomeno dovremmo condividere) l’obiettivo primo della nostra professione? Far stare bene le donne, le mamme, i bambini, le famiglie, le coppie?

Se invece dirigessimo altrimenti tutta la forza e l’impegno, verso altre “battaglie”? Quelle che realmente porterebbero a un miglioramento della nostra professione, delle nostre condizioni lavorative e quindi al miglioramento dei servizi che offriamo?

Non credete che ci guadagneremmo sotto molti aspetti?

Se invece le Doule diventassero delle preziose alleate?


Vi lasciamo con altri tre piccoli spunti di riflessione:

1-Se le ostetriche entrassero a far parte delle formatrici ai corsi per diventare doule, non credete che ci sarebbe maggior controllo su quelli che sono i loro percorsi formativi, su ciò per cui vengono formate, su quale livello di approfondimento di materie ostetriche viene loro offerto?
Si lavorerebbe davvero insieme, anziché contro, e le donne sarebbero davvero le reali utilizzatrici di servizi professionali positivi per tutti coloro che entrerebbero in questo rapporto.

2-Se le Doule venissero riconosciute come figure che stanno accanto alla madre, non credete che verrebbero sottoposte a maggior controllo? Non sarebbe più semplice e immediato, nonché più chiaro, individuare coloro le quali “sforano” oltre le loro competenze?

3-Come credete che venga vista dalle donne, dalle madri, questa battaglia nei confronti di persone che stanno loro vicine, che le ascoltano, che le accompagnano quando non sanno più a chi rivolgersi, che preparano loro un pasto caldo per la famiglia mentre loro allattano il piccolino? Chi ci guadagna agli occhi delle madri in questa battaglia?

Se davvero si desidera il bene della donna e la sua reale Salute (fisica, mentale ed emotiva) tale da andare a far parte attivamente di quelle donne che sono parte attiva della società civile, allora dobbiamo raccoglierci, riflettere e sotterrare qualunque arma: vinceranno l’affetto, la forza, il sostegno reciproco e il rispetto. Purtroppo adesso stiamo solo dimostrando un concetto a noi chiaro da tempo: le donne insieme non portano avanti nessun progetto, sono incapaci di empatia reciproca e perdono tempo a definire quale parte del territorio è loro. Un po’ come le galline. Ma l’unica cosa buona che una gallina fa è l’uovo.

Emanuela e Rachele

domenica 22 settembre 2013

TRAVAGLIO E PARTO.......SENZA PAURA!!!!

Provate a pensare alla vostra gravidanza...

L'emozione del test positivo...quelle due lineette rosa che aprono le porte a mille aspettative ed emozioni...
La condivisione di questi sentimenti col futuro papà...
La pancia che cresce, l'annuncio ad amici e parenti....
I primi movimenti...
Le carezze al pancione...il bimbo che risponde coi calcetti...
Le ore trascorse ad immaginarlo, a provare a indovinare a chi potrebbe somigliare...
Il corso di accompagnamento alla nascita...l'inizio dei preparativi per la nascita...

Cosa potrebbe mai gettare ombra su questi momenti così unici ed irripetibili?

Molte mamme e future mamme rispondono "la paura del parto e del dolore"!

Eh sì, si sa che il parto è doloroso!
Nessuno lo nega, ma soprattutto oggi che la medicina mette a disposizione delle donne farmaci e tecniche in grado di annullare, o quasi, il dolore, talvolta tale dolore viene quasi "demonizzato" o vissuto come il peggior nemico della partoriente e non ci si domanda più perchè la nascita sia accompagnata dal dolore e se questo dolore abbia o meno un significato e un ruolo.
Spesso passa anche il messaggio che le donne che rifiutano le tecniche farmacologiche siano strane, hippie, alternative oppure sadiche.
Sì, perchè oggi la normalità è il farmaco, non più la fisiologia!
Perchè oggi si tende a delegare anzichè fare affidamento sul proprio corpo e sulle proprie capacità!

E quando il farmaco non è disponibile oppure viene negato, la percezione del dolore sale, il sentimento che prevale è la certezza di non farcela, l'ansia sale accompagnata dall'adrenalina, il mix ormonale che guida le forze del travaglio viene turbato, il travaglio rallenta, la madre si stacca da se stessa...

Le tecniche farmacologiche contro il dolore possono essere un aiuto....per alcune donne e per alcuni travagli!
Talvolta il travaglio si protrae per parecchie ore, la dilatazione procede lentamente, le contrazioni cominciano sin dall'inizio ravvicinate ed incalzanti, le condizioni ambientali non sono quelle più favorevoli per la donna...e lei è stanca e spossata, fatica a recuperare le energie tra una contrazione e l'altra.
L'analgesia epidurale in questi casi si può rivelare una carta da giocare. Annullando il dolore la donna si rilassa, i muscoli si rilassano e la dilatazione può procedere (seppur con la necessità, talvolta, di un aiutino farmacologico in grado di sostenere l'attività contrattile uterina).

Ma non può essere considerata il rimedio universale sul quale fare affidamento a priori poichè si tratta pur sempre di farmaci inoculati mediante una tecnica moderatamente invasiva non priva di rischi e possibili effetti collaterali!

Credo che sia essenziale anzitutto l'INFORMAZIONE, insieme all'APPOGGIO di persone che anzichè "dare istruzioni" e "dirigere" accompagnino nel rispetto delle scelte personali verso la CONSAPEVOLEZZA dei propri mezzi e delle proprie risorse, al fine di aumentare la FIDUCIA nel proprio corpo e nella propria capacità innata di partorire!


nasce per spiegare dove ha origine il dolore che accompagna la nascita e quali sono le sue funzioni nella fisiologia del parto e accompagna in un percorso molto pratico attraverso tutte le tecniche e i rimedi naturali (ovvero non farmacologici) che le donne hanno a disposizione per vivere e gestire il proprio dolore nel pieno rispetto della naturalità del parto, dei suoi tempi e dei suoi ritmi.


La prima genesi di questo libro è nella mia tesi di laurea (in realtà forse ancora prima della laurea, quando durante il tirocinio da studentessa ostetrica mi appassionai ai rimedi alternativi ai farmaci notandone i benefici durante i travagli e i parti in cui accompagnavo le mamme). Era il 2003!

Negli anni successivi ho approfondito sempre di più questo aspetto della nascita, sperimentando i metodi naturali su me stessa durante la nascita dei miei figli e ottenendo ottimi risultati insieme alle mamme che assistevo a domicilio in travaglio.

Nasce così la bozza di "Travaglio e parto senza paura", che ovviamente non aveva ancora un titolo, e che piano piano si è arricchita dei racconti delle mamme (che non finirò mai di ringraziare per aver condiviso con me e con chi leggerà, il racconto della nascita dei loro bimbi!!) e dei contributi della mia amica la dottoressa Greta Chiaramonte, neurochirurgo, omeopata e agopunturista, della mia amica e collega la dottoressa Rachele Sagramoso e della mia amica illustratrice Francesca Bennati!

Durante questo caldo e assolato luglio 2013 la bozza diventa versione definitiva e finalmente in settembre il sogno diventa realtà...evviva!!!!!!

"Travaglio e parto senza paura" è disponibile online dal sito www.bambinonaturale.it insieme agli altri titoli della collana edita da Il Leone Verde edizioni!

Vi lascio con una bellissima poesia donatami per il libro dalla mia amica e collega fiorentina la dottoressa Sara Santarelli....


Non dimenticherò mai quel dolore, tanto atteso e temuto,
quel dolore che riscalda e brucia,

quel dolore che ti fa immergere, stare, non respirare,
quel dolore che ti dà pausa, che ti dà forza, coraggio, speranza,
quel dolore radicato, antico, secolare,
quel dolore che ti fa sorridere e poi piangere e poi sorridere ancora,
quel dolore che ti accompagna che ti sostiene che ti lascia senza parole,
quel dolore che senti nel profondo, che allarga, fa spazio,
quel dolore che porta alla luce, che ti affaccia alla vita,
quel dolore che è solo donna e solo coraggio,
quel dolore che ti fa sentire onnipotente, potente, capace,
che ti fa arrivare, andare, pensare,
che ti fa compagnia, che ti lascia da sola,
quel dolore vivo, penetrante, che odi che ami, che accogli,
che stringi che lasci andare,
quel dolore pensato, desiderato, affrontato,
quel dolore preciso, vago, unico, magico,
sono viva, sono qui, sono con te.
sei tra le mia braccia e mi guardi… sei arrivato, ti ho sentito…
e sei il fiore più bello di questa nostra primavera…
Sara Santarelli, ostetrica a Firenze

(da Travaglio e parto senza paura)





mercoledì 28 agosto 2013

EVENTI AUTUNNO/INVERNO 2013

L'estate sta finendo e la programmazione autunnale è assai ricca!

Ecco il calendario dei prossimi eventi in partenza!

ASSISTENZA DOMICILIARE E CONSULENZE

LUNEDI' h 14.30-16.30
MARTEDI' h 9.30-12.30 e 14.30-16.00
MERCOLEDI' h 14.30-16.00
VENERDI' h 14.30-17.30

Previo appuntamento al 3387017125 o via mail a roccaemanuela@yahoo.it:

-Visite di controllo per la gravidanza fisiologica.
-Consulenze ostetriche in gravidanza.
-Sedute di rilassamento e visualizzazione in gravidanza, sia per il relax nei 9 mesi che come preparazione alla nascita.
-Incontri individuali di accompagnamento alla nascita.
-Assistenza al travaglio a domicilio.
-Accompagnamento in ospedale per il parto.
-Assistenza nella dimissione precoce dall'ospedale.
-Assistenza in allattamento.
-Sedute individuali di massaggio infantile.
-Sedute individuali di ginnastica per il pavimento pelvico.
-Pap-test.

CORSI PER NEONATI E GESTANTI IN ACQUA
Facebook:https://www.facebook.com/PercorsiNascitaGenova/events



Da MARTEDI' 17 SETTEMBRE h 16.45-17.30 corso di acquaticità per neonati/1° turno

Da MARTEDI' 17 SETTEMBRE h 17.30-18.15 corso di acquaticità per neonati/2° turno

Da MERCOLEDI' 18 SETTEMBRE h 10 corso di acquaticità per neonati/3° turno

Da MERCOLEDI' 18 SETTEMBRE h 11 corso di acquaticità e movimento corporeo per gestanti

Da GIOVEDI' 19 SETTEMBRE h 17.30 corso di acquaticità per neonati/4° turno

Da VENERDI' 30 SETTEMBRE h 11.00 corso di acquaticità per neonati /5° turno

INFORMAZIONI LOGISTICHE E REGOLAMENTO

-I corsi in acqua si svolgono in via Gavotti 3 cancello, zona Carignano.
-La quota per tutti i corsi in acqua è di 54 euro al mese.
-Il mese viene inteso come 4 lezioni consecutive conteggiate dalla prima volta in cui si partecipa, c'è la possibilità di fare 1 recupero al mese alla 5° lezione consecutiva (quando cioè rinnovereste la quota per il mese successivo), la quota annuale di iscrizione è già compresa nelle quote mensili.
-CHI SI TROVASSE IMPOSSIBILITATO A PARTECIPARE è PREGATO DI AVVERTIRE CON QUANTO PIU' ANTICIPO POSSIBILE, chi non avvisasse con almeno 1 ora di anticipo è tenuto a pagare metà del valore di una lezione (7 euro).
-I corsi si tengono dal 16 settembre al 30 luglio.
-Chi desiderasse interrompere la frequenza è tenuto ad avvisare con almeno una settimana di anticipo.
-Per qualsiasi comunicazione (assenza, interruzione, iscrizione, informazioni...) potete chiamarmi al numero 3387017125 o scrivermi all'indirizzo mail roccaemanuela@yahoo.it

CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE
Facebook: https://www.facebook.com/events/124207817789133/


Da GIOVEDI' 3 OTTOBRE h 10 in via Cesarea 103r presso l'Associazione La Finestra Sul Mondo, 4 incontri di gruppo.
Quota di partecipazione 70 euro per tutto il corso a coppia mamma e/o papà/bimbo.
Per iscrizioni potete scrivere a roccaemanuela@yahoo.it o chiamare il 3387017125.
Il corso avverrà al raggiungimento di un minimo di 5 bambini fino ad un massimo di 8.

CORSO DI GINNASTICA PER IL PAVIMENTO PELVICO
Facebook: https://www.facebook.com/events/145949248933915/


Da LUNEDI' 23 SETTEMBRE h10 in via Zara 19/4 presso Studio Zara 19.
Ginnastica per il benessere del pavimento pelvico e della postura, prevenzione e trattamento delle incontinenze urinarie da sforzo nella donna di ogni età, specialmente consigliato alle donne che abbiano affrontato una o più gravidanza, donne che abbiano partorito e donne in perimenopausa e menopausa.
Quota mensile di partecipazione 90 euro interamente scaricabili come spesa sanitaria.
Per iscrizioni potete scrivere a roccaemanuela@yahoo.it o chiamare il 3387017125.
Il corso avverrà al raggiungimento di un numero minimo di 4 persone.

INCONTRI CON ESPERTI ESTERNI

SABATO 21 SETTEMBRE h10 "Mamme e figli vegetariani"- Due incontri per conoscere l'alimentazione base vegetale- con Denise Filippin, biologo nutrizionista, presso l'Associazione La Finestra sul Mondo, via Cesarea 103r.
Per iscriversi occorre scrivere a roccaemanuela@yahoo.it.
L'incontro avverrà al raggiungimento di un numero minimo di persone pari a 10. Numero massimo di partecipanti 30.
Quota di partecipazione 5 euro a testa.
Facebook: https://www.facebook.com/events/385689638207147/

MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE h 19.15  "I diritti delle madri lavoratrici", con avvocato del lavoro e consulente del lavoro, presso l'Associazione La Finestra sul Mondo, via Cesarea 103r.
Per iscriversi occorre scrivere a roccaemanuela@yahoo.it.
L'incontro avverrà al raggiungimento di un numero minimo di persone pari a 10. Numero massimo di partecipanti 30.
Quota di partecipazione 5 euro a testa.
Facebook: https://www.facebook.com/events/119757304898920/

SABATO 26 OTTOBRE h 10 presentazione di "Bebè a costo zero", incontro con l'autrice Giorgia Cozza, giornalista, sul tema dei bisogni quando arriva un bambino e del consumo critico.
Presso la Sala Regìa in piazza S.Marta2 a Genova.
Per iscriversi occorre scrivere a roccaemanuela@yahoo.it.
L'incontro avverrà al raggiungimento di un numero minimo di persone pari a 30. Numero massimo di partecipanti 80.
Quota di partecipazione 8 euro a testa.
Facebook: https://www.facebook.com/events/167585910082832/

SABATO 26 OTTOBRE h 19 presentazione di "Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina", incontro con l'autrice Giorgia Cozza sul tema dell'arrivo di un fretallino e dei rapporti tra fratelli.
Luogo ancora da destinarsi.
L'incontro avverrà al raggiungimento di un numero minimo di persone pari a 30. Numero massimo di partecipanti 80.
Quota di partecipazione 8 euro a testa.
Facebook: https://www.facebook.com/events/524925907564905/

Per qualsiasi comunicazione: Emanuela Rocca, ostetrica libera professionista a Genova, telefono 3387017125, mail roccaemanuela@yahoo.it



giovedì 1 agosto 2013

PAP-TEST A DOMICILIO - Nuovo servizio ostetrico a Genova-

COS'E' IL PAP-TEST?



Si tratta di un importante test di screening citologico per prevenire e riconoscere tempestivamente lesioni pre-cancerose e cancerose al collo dell'utero mediante l'individuazione di alterazioni a carico delle cellule .


QUANDO SI ESEGUE?

Si tratta di un test di screening (eseguito quindi a scopo preventivo)  con la capacità di individuare alterazioni cellulari che precedono di diversi anni la comparsa del tumore, che andrebbe eseguito da ogni donna sessualmente attiva tra i 25 e i 65 anni d'età con cadenza regolare ogni 2/3 anni.

COME SI ESEGUE?

Solitamente viene eseguito da un'ostetrica, altrimenti dal ginecologo.
La donna viene fatta accomodare in posizione ginecologica e viene diretta una luce sull'area genitale per poter svolgere l'esame in modo accurato.

Per prima cosa si inserisce uno speculum in vagina per poter accedere agevolmente al collo dell'utero e metterlo in evidenza per l'esame.
speculum monouso

inserimento dello speculum in vagina

A questo punto si evidenzia il collo dell'utero che va osservato attentamente allo scopo di valutarne l'aspetto.
Si procede quindi a passare l'apposita spatolina di forma anatomica adatta a prelevare le cellule dalla cervice compiendo una rotazione di 360° sulla cervice stessa:

spatolina anatomica e cytobrush

rotazione della spatolina a 360° sul collo dell'utero/
visione laterale

rotazione della spatolina a 360° sul collo dell'utero/
visione frontale

prelievo di cellule cervicali mediante spatola

A questo punto si procede a strisciare il campione ottenuto su metà dell'apposito vetrino:


Si procede quindi a prelevare i campioni di cellule nell'orifizio uterino mediante un apposito "spazzolino" chiamato Cytobrush.
Si inserisce il Cytobrush nell'orifizio e si compie una rotazione di 360° al fine di raccogliere campioni di cellule provenienti da tutta la superficie e si striscia il campione sull'altra metà del vetrino, fissando il campione con lo spray:



Si estrae lo speculum e l'esame è terminato!
Il reperto citologico così ottenuto viene quindi inviato all'esame dell'anatomo-patologo unitamente ad una breve anamnesi, quindi analizzato e refertato.
Si tratta di un esame minimamente invasivo e non doloroso, di facile applicazione e di testata efficacia.

CLASSIFICAZIONE DEI RISULTATI:

In Italia la classificazione consigliata e più frequentemente utilizzata è il Sistema Bethesda 2001 (TBS 2001) che suddivide i risultati del test in:
Negativonon evidenza di lesione intraepiteliale o neoplastica
LSILlesione squamosa intraepiteliale di basso grado, comprendente HPV/displasia lieve, CIN1
HSILlesione squamosa intraepiteliale di alto grado, comprendente displasia moderata e grave, carcinoma in situ / CIN2, CIN3
AIScellule ghiandolari sospette per adenocarcinoma in-situ del collo dell'utero
Carcinomacellule di carcinoma squamoso
ASC-UScellule squamose atipiche, non ulteriormente classificabili
ASC-Hcellule squamose atipiche, non si esclude una HSIL
AGCcellule ghiandolari atipiche, specificando se endometriali, endocervicali, ghiandolari o non altrimenti specificate
AdenocarcinomaAdenocarcinoma: endocervicale, endometriale, extrauterino o non altrimenti specificato
CTMCellule tumorali maligne non altrimenti specificabili

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

NON HAI VOGLIA DI ANDARE DAL MEDICO?
NON SAI A CHI RIVOLGERTI?
CERCHI UNA PERSONA DI FIDUCIA CHE LO ESEGUA DIRETTAMENTE A CASA TUA?

SERVIZIO PAP-TEST A DOMICILIO!
Per prenotazioni o semplici informazioni potete contattarmi via mail all'indirizzo 
roccaemanuela@yahoo.it 
o telefonarmi al numero 
3387017125

Emanuela Rocca