venerdì 28 febbraio 2014

Allattamento al seno: Mamme credete in voi!!

In questi giorni tanti, troppi, racconti di parti vissuti negativamente, di mamme in travaglio che si sentono sole, lasciate a se stesse, nella paura di non sapere cosa sta accadendo dentro di loro, in un posto che è tutto eccetto che familiare ed intimo quando ormai è noto a tutti che la condizione necessaria affinchè le forze del travaglio compiano il loro corso fisiologico è proprio un ambiente intimo e familiare...

E quanti racconti di allattamenti che faticano a cominciare, di seni gonfi e duri e rossi e dolenti e di neonati che faticano ad attaccarvisi, di aggiunte di latte formulato "consigliate" (ma potremmo dire quasi "imposte") spesso con troppa leggerezza, di terrorismo su un calo di peso ritenuto eccessivo, su un bimbo che ciuccia troppo poco, su un latte che manca....su un seno che non produce abbastanza latte...o che lo produce scarsamente nutritivo....


Una neomamma è sicuramente più vulnerabile e sensibile di fronte a tutto questo.
Ci si sente inadeguate, spaventate di fronte ad un piccolo essere che dipende in tutto e per tutto da noi, che all'inizio sembra volere tutto e il contrario di tutto e non si capisce come rispondervi.
Tutto questo corredato da un quadro ormonale che sicuramente non aiuta!

Allora che fare?

Non esistono risposte preconfezionate che si confacciano ad ogni mamma. Ogni mamma è diversa, ogni seno è diverso, ogni neonato è diverso (che meraviglia, è la Natura!!!!), solamente il sostegno e il consiglio cuciti su misura per ciascuna di voi possono realmente fare la differenza!

Anzitutto, care Mamme, credete in voi! La Natura ha preposto il corpo femminile per crescere dentro di sè il bambino e portarlo alla maturazione, per partorirlo e poi nutrirlo al meglio mediante l'allattamento al seno. Non è possibile che il latte sia nutrizionalmente carente, il latte non è acqua, mai!!!!

Tornate a conoscervi, ad ascoltarvi! Il vostro corpo sa esattamente ciò che sta accadendo e ve lo comunica...occorre re-imparare ad ascoltarlo e ad avere fiducia in lui, nelle sue capacità e potenzialità!
Non delegate altri a dare risposte che potete avere da voi stesse!

Informatevi già durante la gravidanza rispetto all'allattamento e al meccanismo della domanda e dell'offerta, nonchè ai benefici dell'attacco precoce, del rooming-in fin dalla nascita, del contatto pelle-a-pelle più precoce possibile, dell'allattamento a richiesta, dell'importanza di non dare alcuna aggiunta di soluzione glucosata o latte formulato al neonato, soprattutto mediante biberon.

Siate forti nella convinzione che le madri siete voi, i bambini sono i vostri e voi sapete cosa è meglio per loro più di chiunque altro!
E, soprattutto, non lasciatevi mai "strappare" il vostro legittimo diritto di scegliere consapevolmente per voi e i vostri bambini: un'aggiunta di latte formulato o di glucosata non deve mai, per nessun motivo, essere imposta nè consigliata mediante il terrorismo psicologico inerente la salute del bambino, nè tantomeno somministrata senza il vostro consenso e senza che voi ne siate a conoscenza!!!

Il consiglio successivo è quello di cercare l'aiuto di una professionista esperta in allattamento. L'ideale sarebbe conoscerla prima della nascita, fare due chiacchiere con lei per capire anzitutto se a pelle ci si piace, quale siano le sue idee, la sua preparazione e la sua esperienza, per poi avere già un punto di riferimento sicuro da poter chiamare all'occorrenza una volta tornate a casa dall'ospedale. Tante volte solo il fatto di sapere che esiste una persona di cui ci si fida e di esperienza da poter chiamare in caso di necessità colma il 50% dei timori e delle ansie della neomamma!

...e infine...

...Credeteci, voi potete....
e noi siamo con voi!!


9 commenti:

  1. Che belle parole, hai ragione senza l'appoggio di mio marito e senza il tuo aiuto e senza la mia forza di volontà non ce l'avrei mai fatta e mi sarei persa la più bella esperienza della mia vita, allattare mia figlia Sara. Grazieeeee

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    1. Siete stati molto determinati, Meme, e Marco è un marito di grande sostegno pratico e supporto emotivo, sei fortunata!!!!

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  2. Brava Emanuela! Il primo passo nei corsi preparto sarebbe proprio quello di aiutare la donna in se stessa. L'accompagnamento alla nascita è in primis un percorso di emozioni e interiore. Le informazioni e tutto ciò che è razionale è importante ma non esclusivo , come spesso succede

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  3. Ricorderò sempre la prima visita di controllo di mio figlio, un mese e pochi giorni. La pediatra mi chiese "quante poppate fa il bambino?" E io candida "mah non saprei... 10 o 12 direi"
    Arghhh non l'avessi mai detto! "Ma signora i neonati devono mangiare alle 6, alle 10, alle 14, alle 18, alle 22. Se non tengono le 4 ore poi non crescono!"
    Ho allattato a richiesta per 11 mesi, con enorme soddisfazione mia e di mio figlio, altro che le 4 ore!
    Ringrazio ancora una sconosciuta puericultrice del consultorio della mia città che con dolcezza e attenzione, a pochi giorni dalle dimissioni, mi ha insegnato a guardare il mio bambino, ad ascoltare il suo respiro durante la poppata, a svegliarlo se si appisolava (e quante volte è successo!) A fidarmi di noi.
    Grazie per avermi fatto ricordare uno dei periodi più belli della mia vita!
    Flo

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    1. 11 mesi mio figlio e 10 mia figlia...

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    2. Grazie a te per la tua bella testimonianza e la tua forza d'animo nel perseguire ciò che ritenevi meglio per te e il tuo bambino, è un bellissimo esempio!!!!!

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  4. "Non è possibile che il latte sia nutrizionalmente carente"

    Ehm... io ho allattato per quattro mesi, sempre facendo la giunta con l'artificiale malgrado la mia pediatra mi avesse detto di non farla, perché a mio figlio il mio latte non è mai bastato. Dopo quattro mesi il mio latte è scomparso del tutto e ho iniziato ad accusare preoccupanti sintomi neurologici, a seguito dei quali mi è stata diagnosticata un'anemia megaloblastica.
    Mi è stato spiegato che mio figlio richiedeva la giunta proprio perché il mio latte era nutrizionalmente carente e in un neonato allattato esclusivamente a seno, una carenza di vitamina B12 non è un problema trascurabile, anzi, può dare al piccolo gravi problemi, eppure alla pediatra, forse forte di questa massima che ho citato, non è venuto in mente di farmi fare degli esami del sangue. (sottolineo che non sono vegana).
    Quindi direi che la massima vera è questa:

    "le madri siete voi, i bambini sono i vostri e voi sapete cosa è meglio per loro più di chiunque altro!" :-)

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