sabato 25 maggio 2013

Il lutto perinatale e il ruolo degli operatori-Conferenza con Claudia Ravaldi

Doppio appuntamento con CiaoLapo a Genova il 31 maggio!


Cos'è Ciaolapo
"CiaoLapo è una Onlus nata l'11 Aprile del 2006 come associazione a carattere scientifico (ricerca e formazione) e assistenziale (psicologia del lutto, sostegno specialistico, supporto tra pari).
E' formata da  genitori colpiti da lutto in gravidanza e dopo il parto e professionisti (medici, psicologi, ostetriche) impegnati nella ricerca sullamorte perinatale e nel sostegno psicologico ai familiari in lutto.
Lo scopo principale di CiaoLapo è fornire ai genitori in lutto un aiuto integrato (medico, psicologico e pratico), e un supporto psicologico strutturato e qualificato. Crediamo fermamente nell'importanza di un sostegno che inizi al momento della diagnosi infausta per poi proseguire dopo il ritorno a casa a braccia vuote, durante i mesi del lutto, fino a tutta l'eventuale gravidanza successiva alla perdita. Abbiamo a cuore la salute ed il benessere delle mamme, dei papà e dei bambini, e crediamo che il cuore dei genitori sia sufficientemente ampio per ricordare tutti i figli, assegnare a ciascuno un proprio posto, e elaborare il lutto prima di intraprendere una nuova gravidanza."
dal sito www.ciaolapo.it
Noi Ostetriche Genova sentivamo un grosso vuoto, una lacuna nella nostra preparazione di ostetriche, una necessità di approfondire la tematica del lutto perinatale con la quale purtroppo veniamo in contatto e che spesso non sappiamo affrontare, con la conseguenza di non saper accompagnare e sostenere nel modo giusto le famiglie colpite.
L'Università purtroppo non ci prepara in maniera sufficiente in questo senso.
Spesso viviamo le prime esperienze di lutto proprio durante il tirocinio da studentesse senza essere preparate ad affrontarle.
Io ricordo ancora la prima volta.
E' stata una notte che non dimenticherò mai del mio secondo anno di tirocinio. Nessuno mi aveva preparata e mi sentivo totalmente inadeguata nel sostenere quei genitori.
Così è stato di nuovo negli anni successivi.
Poi ho scoperto CiaoLapo.
Ho letto "La perdita in-attesa" di Claudia Ravaldi e poi anche "Quando l'attesa si interrompe" di Giorgia Cozza e il mio senso di inadeguatezza di fronte a tali perdite si è rivelato enorme!
Di tanto in tanto silenziosamente e in punta di piedi visito il forum di CiaoLapo, perchè è attraverso le parole di questi genitori che riesco a capire veramente quali sono i sentimenti che si altalenano nei loro cuori e soprattutto ciò di cui hanno bisogno, anche da noi operatori della nascita!
Infine ho deciso che avrei invitato Claudia Ravaldi a Genova, per condividere la sua saggezza con altre colleghe che, immagino, condividano i miei timori e il mio senso di inadeguatezza verso le famiglie colpite da lutto perinatale e la voglia di poterle concretamente aiutare ed appoggiare...
Insieme alle Alessandra Parisi e Teresa Lin abbiamo concretizzato questa mattinata formativa e
VENERDI' 31 MAGGIO 2013 
DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 13.30
CLAUDIA RAVALDI
parlerà per noi di
LUTTO PERINATALE E RUOLO DEGLI OPERATORI
L'appuntamento è presso il centro sociale IL FORMICAIO in piazza della Cernaia 3/6 a Genova
 previa prenotazione via mail all'indirizzo 
ostetrichegenova@gmail.com
E' previsto un contributo di 15 euro a testa.

Nel pomeriggio, invece, evento GRATUITO aperto alle famiglie e a tutti gli interessati 
con la presentazione del libro 
"Il sogno infranto" 
a cura di Claudia Ravaldi
presso l'associazione 
"La finestra sul mondo"
via Cesarea 103r
dalle 17 alle 20
previa prenotazione via mail all'indirizzo ostetrichegenova@gmail.com

lunedì 13 maggio 2013

FLASH MOB Allattiamo in piazza"-The Day After

Eccoci a....

ALLATTIAMO IN PIAZZA
THE DAY AFTER!


Ieri mattina, splendida domenica di metà maggio con un meraviglioso sole e una fresca brezza, poteva essere la giornata giusta per una bella gita al mare, invece ecco un nutrito gruppetto di mamme, papà e bimbi schierati sul bordo della fontana di piazza De Ferrari a lanciare un messaggio importantissimo:

ALLATTARE DAPPERTUTTO E' UNA NECESSITA' PER MAMMA E BAMBINO,
NON E' ESIBIZIONISMO, NON E' OSTENTAZIONE,
MA NATURALE NORMA BIOLOGICA !!

Purtroppo ancora oggi, nel 2013, quando ogni cartellone pubblicitario e ogni programma televisivo mostra immagini di donne semi-nude in cui il seno viene ostentato come simbolo sessuale, una donna che allatta amorevolmente e senza alcuna malizia in luogo pubblico viene ancora mal vista, additata come esibizionista e addirittura spesso scacciata o invitata a coprirsi.

Ci chiediamo come questo sia possibile!
Una donna che allatta ispira tenerezza, amore, attaccamento...non sentimenti a sfondo sessuale!
E credo che chi lo pensa possa ragionevolmente ritenersi un pervertito.

E che dire di chi prova fastidio di fronte ad una mamma che allatta pubblicamente?
A queste persone chiedo: perchè vi da così fastidio?
Forse perchè la società e i pregiudizi di un passato ormai superato vi hanno indotto a credere che la normalità sia rifugiarsi in casa? Nascondersi? Vergognarsi? A suo tempo voi avete dovuto sottostare a queste imposizioni e adesso credete debbano farlo anche le vostre figlie o nipoti? Ma non vi sentivate in qualche modo costrette? Limitate nella vostra libertà? Perchè mai altre donne dovrebbero sentirsi così?

Come ha giustamente detto una saggia commentatrice in una di queste discussioni nate su facebook...
Il problema è negli occhi di chi guarda...

Come era normale che accadesse (e come noi organizzatrici volevamo che fosse, d'altronde), già da oggi nel web impazzano le discussioni riguardo a tale manifestazione di piazza.

Ecco alcuni commenti significativi che arrivano da facebook...

"sebbene condivida l'importanza dell'allattamento, lo ritengo un gesto molto intimo e non sono d'accordo nel renderlo un atto pubblico senza un minimo di pudore..."

"...quindi tirarsi fuori il seno è del tutto ok se hai in braccio un bimbo giusto?io non lo farei...è una cosa intima..."

"Patetiche...perché non mi piace questo ammasso di carni e capezzoli ostentare esposizione di maternità il cui piacere ritengo sia intimo e non pubblico. se il bambino ha fame, se proprio non si può aspettare di tornare a casa, si cerchi un angolino all'ombra e ci si dedichi al pargoletto non destando curiosità di fotografi intenti ad immortalare qualcosa di naturale che perde dolcezza ed acquisisce una sorta di volgarità inaccettabile."

"a me non sembra affatto che sia stata una cosa carina...o utile a qualcosa..ok,i flash mob non hanno utilità,sono cose prettamente coreografiche e questo non mi sembra lo sia..poi quei bimbi allestiti come bambolotti...bel modo di festeggiare..cosa voleva significare?libertà di allattare?ho una scalinata fuori casa..ve la presto l'anno prossimo.."

Se io non conoscessi l'argomento della discussione e leggessi i commenti qui sopra ("senza un minimo di pudore", "ammasso di carni e capezzoli", "volgarità inaccettabile"...), credo che penserei che si parli di un film porno...ma vi pare normale, questo????

Purtroppo commenti come questi sono piuttosto rappresentativi di quella parte della società che ancora non accetta come NORMALE qualcosa di biologico ed istintivo come l'allattamento materno, che guarda con fastidio ad una madre che senza alcuna malizia e senza peraltro mostrare nulla, attacca al seno il proprio bimbo pubblicamente senza per forza doversi coprire o rifugiare a casa.

Ma ecco invece una carrellata di commenti piuttosto incoraggianti (la maggioranza, fortunatamente):

"conosco gente che sostiene che una madre che allatta al seno, trovandosi in un ristorante, se viene il momento della poppata dovrebbe chiudersi al cesso col bambino. per 15 minuti di poppata.
Riformulando: meglio nutrire un neonato nel cesso di un locale pubblico piuttosto che esporre un pochino di seno. Da quando in qua un seno è più disgustoso di un cesso? bah."

"Siamo nell'era in cui vediamo di tutto e di più in tv, a qualsiasi ora del giorno, ma un seno scoperto per allattare fa scandalo. Siamo nell'era in cui un paio di tette vanno bene per pubblicizzare qualsiasi prodotto, con tanto di slogan volgari e doppisensi sessisti, ma un seno scoperto per allattare fa scandalo. Lo sapete che siete solo bacchettoni della peggior specie? Bah"

"Cosa c'è da nascondere? Voi che lo desiderate nascosto, pudico e occultato, cosa avete paura di vedere? Cosa VI mette in imbarazzo? Il problema è negli occhi di chi guarda. Se la tetta è mercificata e serve a vendere nelle pubblicità, o aumentare l'audience in televisione nessuno dice nulla. Se una donna reale estrae una innocua e reale tetta per dar da mangiare al proprio figlio, la gente invoca il "pudore"."

"Quando il mio piccolo ha fame, lo allatto, e l'ho fatto anche in chiesa davanti a Dio durante la messa. Con rispetto, scoprendo solo il necessario, ma nella piena coscienza che è un gesto assolutamente SACRO...e non è un fatto di opinioni, è SACROSANTO, chi si sente turbato da una mamma che allatta....personalmente mi fa solo tanta pena.....che si faccia curare però."

"Allattare al seno è la cosa più naturale..chi si scandalizza di sicuro ha paura di un gesto così bello...e poi da dove avete ciucciato voi se non dal seno?"

"Forse questo flash mob voleva portare un atto di vita reale, naturale e necessario bene in vista in un mondo tanto falso, artificiale e inutile.....certi commenti dimostrano di quanto bisogno ci sia di tornare alle cose vere come allattare un neonato....certi commenti, come quello che ha dato delle patetiche a queste mamme, fanno capire il livello davvero basso raggiunto dalla media delle persone."

"Io ho sempre allattato i miei figli ovunque e nessuno si è mai scandalizzato, é un gesto naturale e senza alcuna possibile malizia. Chi ci vede della malizia há dei grossi problemi, ma non di chiusura mentale, di serie frustrazioni, vedere del "márcio" nell'allattamento è sintomo di turbe."


Cerchiamo di mantenere alta l'attenzione verso questo problema!
Parliamone!
Non lasciamo cose non dette, non accettiamo passivamente di essere allontanate o invitate a coprirci, di non poter allattare serenamente e senza pensieri per paura di offendere o infastidire qualcuno!!!

 Vi lascio con un po' di foto della giornata di ieri!!!














Emanuela Rocca







lunedì 6 maggio 2013

Domenica 12 maggio 2013-Genova FLASH MOB Allattiamo in piazza

....CI SIAMO QUASI!!!!!!!!!

DOMENICA 12 MAGGIO ORE 10
in PIAZZA DE FERRARI

*ALLATTIAMO IN PIAZZA*
FLASH MOB 


ALLATTARE DAPPERTUTTO è UNA NECESSITA' PER MAMMA E BAMBINO
ALLATTARE DAPPERTUTTO è NORMALE
ALLATTARE DAPPERTUTTO è BIOLOGICO

Nella nostra società dove l'immagine la fa da padrona e l'immagine della donna è più che mai strumentalizzata, il nudo è diventato la normalità e un seno svestito ormai è cosa di tutti i giorni...
com'è possibile che una donna che allatta pubblicamente desti ancora scandalo??????

E' scandaloso!!

Abbiamo pensato a questa piccola manifestazione, visto il successo della prima avvenuta in autunno, per sensibilizzare la cittadinanza di fronte a ciò che purtroppo dovrebbe essere una cosa normale, ma di fatto non  lo è, complici vecchi e retrogradi retaggi del passato e pregiudizi culturali che ormai dovrebbero appartenere ad un passato remoto...

Molte mamme sono vittime di sguardi giudicanti e severi se allattano pubblicamente.
Molte mamme che allattano vengono allontanate da negozi, asili ed esercizi pubblici o segregate in stanzette apposite lontano da occhi sensibili con la scusa di farle accomodare lontano da occhi indiscreti...

Oggi diciamo NO!

Allattiamo dappertutto e lo facciamo serenamente.

E sapete qual'è la cosa veramente triste di tutto questo?
Dover ricorrere ad una manifestazione pubblica per qualcosa che non dovrebbe averne affatto bisogno, anzi! Perchè questa è la normalità e solitamente nessuno deve manifestare per la normalità...giusto?

Allora vi aspettiamo tutti a sostenere questa causa, anche se non allattate, avete smesso, non avete ancora allattato perchè il pupo è nel pancione o ancora nei vostri pensieri o semplicemente ci credete!!!!

Emanuela Rocca




sabato 4 maggio 2013

5 maggio-Giornata internazionale dell'ostetrica

5 MAGGIO 2013
GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'OSTETRICA

Immagine tratta da Nascerebene

...Sappiamo tutti chi è l'Ostetrica?

Penso di non sbagliare immaginando il risultato di un'ipotetico sondaggio in risposta a questa domanda...

"L'Ostetrica è colei che fa nascere i bambini"

Prima di andare a vedere chi è realmente l'ostetrica (o anche ostetrico, ci sono anche parecchi ostetrici uomini che lavorano molto bene, a volte anche meglio delle colleghe donne), vorrei precisare una cosa che mi sta davvero a cuore, ovvero che l'ostetrica NON fa nascere i bambini, perchè quello lo fanno le loro mamme (con una forte collaborazione da parte dei bambini stessi!)...tutt'al più l'ostetrica aiuta la mamma nell'essere consapevole di questa sua innata ed istintiva capacità di dare alla luce il proprio bimbo!

Ma veniamo alla figura dell'Ostetrica!
Eh, sì, perchè il 5 maggio è un po' la nostra festa, e allora parliamo delle Ostetriche e del loro importantissimo ruolo nella vita delle donne, dei bambini e delle famiglie!!

Partiamo dal Decreto Ministeriale n.°740 del 14 settembre 1994, che inquadra il PROFILO PROFESSIONALE dell'ostetrica/o, ovvero chi siamo e per cosa siamo formate/i:

  • Art. 1
1. E' individuata la figura dell'ostetrica/o con il seguente profilo: l'ostetrica/o è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato.
2. L'ostetrica/o, per quanto di sua competenza, partecipa:
a) ad interventi di educazione sanitaria e sessuale sia nell'ambito della famiglia che nella comunità;
b) alla preparazione psicoprofilattica al parto;
c) alla preparazione e all'assistenza ad interventi ginecologici;
d) alla prevenzione e all'accertamento dei tumori della sfera genitale femminile;
e) ai programmi di assistenza materna e neonatale.
3. L'ostetrica/o, nel rispetto dell'etica professionale, gestisce, come membro dell'equipe sanitaria, l'intervento assistenziale di propria competenza.
4. L'ostetrica/o contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.
5. L'ostetrica/o è in grado di individuare situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e di praticare, ove occorra, le relative misure di particolare emergenza.
6. L'ostetrica/o svolge la sua attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.


Come vedete l'Ostetrica non sta solamente in sala parto o nel reparto di maternità...ANZI!!!!

L'Ostetrica/o accompagna una donna attraverso tutte le tappe della sua vita: dalla nascita (si occupa del neonato), attraverso l'adolescenza, la sessualità, la contraccezione, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse e la prevenzione oncologica, la ricerca di una gravidanza, la gravidanza stessa, i corsi di accompagnamento alla nascita, la nascita stessa, il post-parto, il puerperio, l'allattamento, la prevenzione e la riabilitazione del pavimento pelvico ad ogni età, la menopausa, ma anche in occasioni difficili come un aborto, una gravidanza che non arriva, un lutto perinatale o una violenza ostetrica...

L'Ostetrica/o è preziosissima!!! E non lo dico perchè sono ostetrica!!

L'ostetrica/o per il proprio percorso formativo e per competenze abbraccia ambiti molto vasti, potenzialmente tutta la vita di una donna!!
E non solamente dal punto di vista "tecnico", perchè l'ostetrica non si limita ad eseguire un Pap-test o a suggerire un metodo contraccettivo. L'ostetrica non si limita a visitare la donna in travaglio, auscultare il battito fetale e accogliere il bambino alla nascita. 
(...Diciamo che "non dovrebbe limitarsi" a....).

L'Ostetrica/o 
dovrebbe offrire assistenza e accompagnamento anche dal punto di vista EMPATICO/PSICOLOGICO/AFFETTIVO
dovrebbe ACCOGLIERE/ACCOMPAGNARE/RISPETTARE le donne che le si affidano,
dovrebbe agire con RISPETTO/FIDUCIA/DIALOGO/ACCOGLIENZA nei loro confronti,
NON dovrebbe MAI GIUDICARE/INFLUENZARE UNA SCELTA di una donna...

In pratica l'Ostetrica/o contribuisce al famoso Empowerment di una donna, in qualsiasi fase della vita essa sia, di qualsiasi età ed estrazione sociale essa sia...vi sembra poco?

Purtroppo essere Ostetrica non è sempre così facile come sembra (nell'immaginario comune siamo viste spesso come degli angeli della sala parto il cui lavoro è zuccheroso e pieno di fiocchi rosa e azzurri).

Anzitutto è molto molto difficile trovare lavoro una volta laureate, soprattutto nel pubblico.
I concorsi ci sono, ma si presentano anche un centinaio di colleghe alla volta per un unico posto, bisogna essere disposte a spostarsi anche molto lontano dalla propria città di appartenenza, sacrificare famiglia e vita sentimentale e tentare e ritentare di essere meglio di centinaia di colleghe tutte con i medesimi sogni nel cassetto e i medesimi sacrifici per realizzarli.

Chi lavora in ospedale è sottoposto a ritmi piuttosto serrati: i turni possono essere molto stancanti, soprattutto per chi ha famiglia e bimbi piccoli a casa e il lavoro ospedaliero ha i suoi limiti perchè come sappiamo il ruolo dell'ostetrica all'interno della struttura pubblica è piuttosto limitato a determinate mansioni (soprattutto quelle di sala parto e puerperio) e il rapporto umano con le donne fatica sempre ad instaurarsi a causa della conoscenza reciproca che avviene solamente al momento del ricovero/travaglio/parto e termina nella maggior parte dei casi alla dimissione di mamma e neonato...

Ma non pensiamo che iniziare la libera professione sia facile, eh!
Molte colleghe scelgono la libera professione per passione e per tentare un tipo di lavoro più a 360° sia dal punto di vista umano che professionale, molte la cominciano perchè superare un concorso ed entrare in ospedale è un'impresa quasi impossibile...
Ne in un caso ne nell'altro la strada è in discesa...anzi!
Anzitutto per cominciare devi farti conoscere e conquistarti la fiducia delle persone...mica roba da niente!
Se io, donna in gravidanza, trovo un volantino col recapito di un'ostetrica in un negozio tendenzialmente non mi fido immediatamente di lei a meno che non sia una conoscente, una parente, un medico o il negoziante stesso a presentarmela come una professionista in gamba, a garantire per lei...a fornirmi le sue credenziali, in pratica...
Così come se io, sempre donna in gravidanza, trovo il nominativo di un'ostetrica su facebook, prima di contattarla e affidarmi a lei ho bisogno che qualche amica/conoscente/parente/medico mi parli di lei, mi racconti la propria esperienza con lei, mi garantisca che se io mi affido a lei sono in buone mani...il classico passaparola, insomma, che funziona più di mille volantini!!
Detto questo, essendo che facciamo capo a noi stesse e a nessun altro, dobbiamo provvedere a tutto: dalle questione burocratiche ( e sono spinose, vi assicuro), alla pubblicità, al marketing, alla fantasia nell'inventare sempre cose utili e nuove che possano andare incontro alle esigenze delle persone, a trovare gli spazi giusti, i tempi giusti e anche le tariffe giuste per proporre ciò che vogliamo proporre...
In tutta questa strada in salita mettiamoci anche i soldi (tanti) che escono dalle nostre tasche (anche se ne entrano pochi) per via dei contributi previdenziali e delle tasse...
Insomma, cominciare è parecchio difficile e occorrono molti sacrifici!

Qualcuno adesso si chiederà chi ce lo fa fare di diventare ostetriche se poi la strada è così in salita....LA PASSIONE PER QUESTA BELLISSIMA "MISSIONE" (professione è un termine limitante per descrivere l'ostetrica/o):

Se sei ostetrica lo sei anche di sabato e domenica.
Se sei ostetrica lo sei di notte come di giorno.
Se sei ostetrica lo sei anche quando sei più stanca e demotivata.
Se sei ostetrica lo sei anche se non trovi un posto dove lavorare.
Se sei ostetrica lo sei anche se ci guadagni pochi soldi.
Se sei ostetrica e credi veramente in quello che sei e che puoi fare per molte donne, allora persegui il tuo sogno e lo porti avanti.

Ricordandoti sempre che tu non sei la protagonista, ma lo è la donna.
Ricordandoti sempre che quello che fai non lo fai (solo) per un compenso.
Ricordandoti che ogni donna è unica, la sua vita è unica, i suoi sogni e le sue speranze sono uniche.
Ricordandoti sempre che non sei tu a decidere per una donna.
Ricordandoti sempre che non sta a te giudicare le scelte di una donna.
Ricordandoti sempre che i tuoi atteggiamenti e le tue parole possono avere un potere molto forte su una donna: non abusarne!

...Quindi...

W LE OSTETRICHE!!!

Emanuela Rocca