martedì 6 novembre 2012

OSTETRICA E DOULA: Insieme...perchè no?

Da Wikipedia:
"La doula è una figura assistenziale non medica e non sanitaria che si occupa del supporto alla donna durante tutto il percorso perinatale, dalla gravidanza al post-partum. È una donna che, forte della sua esperienza personale e della sua preparazione, offre un sostegno su misura, intimo e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che si rivolgono a lei.


Le doula che si occupano del supporto al travaglio di parto sono operatrici che si occupano dei bisogni fisici ed emozionali delle donne in travaglio, per agevolarle nel loro percorso. Queste figure non hanno compiti medici o sanitari come controllo del battito cardiaco, o esami vaginali ma piuttosto utilizzano il massaggio, l'aromaterapia, suggeriscono posizioni, e forniscono consigli per favorire la normale progressione del travaglio.
Una doula che si occupi dell'accompagnamento al travaglio, sta accanto alla donna sia che essa voglia partorire nella sua casa, sia che si rechi in ospedale o in una casa maternità, e rimane con lei fino ad alcune ore dopo la nascita. Oltre ad offrire un valido supporto emotivo, le doula lavorano come intermediarie tra quelli che sono i desideri delle partorienti e le esigenze dello staff ostetrico, al fine di ottenere informazioni per la propria assistita, che la rendano in grado di effettuare una scelta consapevole e informata riguardo alle procedure mediche che le vengono proposte.
Una doula offre la propria pazienza e dolcezza ad una donna che è in travaglio, la incoraggia a procedere nel travaglio e le offre appoggio quando sta partorendo.
Le doula che si occupano del periodo del postpartum sono preparate per offrire informazioni alle famiglie, e per sostenere l'allattamento al seno, il riassestamento emozionale e psicologico che avviene nella madre dopo la nascita del bambino, e lavorano sul potenziamento delle abilità dei neogenitori. Possono inoltre aiutare svolgendo piccole faccende domestiche, cucinando e aiutando gli eventuali fratellini ad abituarsi a questa nuova situazione."


immagine tratta da www.doctorsedoulas.it
Io credo che l'appoggiarsi sempre più frequente delle donne alla figura della doula nasca per riempire un "vuoto assistenziale" che esse avvertono come sempre più urgente nel periodo perinatale. 
La doula è una donna che sostiene un'altra donna, sul piano emotivo e in maniera molto pratica.
Per esempio, la donna che pur seguita dall'ostetrica viva la sua gravidanza in continuità dell'assistenza, potrebbe avere bisogno di un aiuto dal punto di vista pratico con altri figli o dal punto di vista emotivo perchè magari appena trasferita da un'altra città o circondata da parenti che non la supportano a sufficienza, oppure dovendosi occupare di un anziano parente...  
 La doula è in grado di fornire quella consequenzialità di appoggio che durante la gravidanza, il parto e la vita col neonato diviene sempre più difficile reperire sia per i ritmi serrati di una routine ospedaliera sia, purtroppo, per la scarsa conoscenza dell'esistenza della figura dell'ostetrica libera professionista...
Non è giusto parlare di "colpa" delle colleghe ospedaliere, perchè gestire contemporaneamente molte donne con esigenze diverse e tutte ugualmente bisognose di cure, sostegno e consigli, sia prima che durante e dopo il parto, è estremamente difficile. 
La quantità del personale ospedaliero è esigua, i turni sono molto spesso massacranti, ma ogni madre ha diritto al suo momento magico e speciale e necessita di sostegno per prendersi cura del proprio bambino e di ricevere l'accudimento che quel preciso momento della vita richiede: è un diritto imprescindibile e, non potendo riceverlo nella misura proporzionale alla necessità, allora viene cercato altrimenti.
Alcune donne preferiscono essere lasciate "sole" in travaglio, per poter sfruttare la magia del silenzio e del raccoglimento, ma altre percepiscono questa "solitudine" come un vuoto, una sensazione di abbandono e smarrimento.
Alcune donne preferiscono concentrarsi su se stesse e su ciò che avviene nel proprio corpo che si apre alla vita e non necessitano di qualcuno che le "guidi" o le consigli su quale sia la posizione più favorevole o su quale sia il movimento migliore per agevolare le forze del travaglio, mentre altre hanno bisogno di sostegno continuo e di essere maggiormente "guidate" o di affidarsi completamente ad una figura di fiducia che le accompagni per mano e con costanza alla gioia della nascita.
Ogni donna è diversa e ogni nascita è diversa, quindi l'aiuto dovrebbe essere personalizzato, ma purtroppo spesso ciò non avviene e sempre più donne cercano qualcuno a cui affidarsi che possa offrire loro questo sostegno "su misura". Qui trova spazio la doula, una donna con una formazione sull'ascolto attivo, sull'allattamento materno (purtroppo molte donne sono circondate da "consigliatori" che non conoscono l'allattamento e spesso "rovinano" l'approccio della puerpera all'allattamento: basta una suocera o una madre che non ha allattato e gli sforzi della puerpera sono vani) alla quale affidarsi in maniera continuativa anche solo per la gestione famigliare. La doula non ha nè le competenze nè la presunzione di compiere valutazioni, diagnosi o prescrivere rimedi riguardo l'andamento della gravidanza come invece fa l'ostetrica, così come di visitarla in travaglio o di assisterla nella nascita o nei controlli post-parto.
Qualcuno potrebbe obbiettare che l'assistenza dell'ostetrica non si limita a questo, e che la doula "ricalchi" la figura dell'ostetrica nelle attività sovra menzionate: potrei anche essere d'accordo, ma allora è necessario chiedersi come mai tante donne chiamano una doula.

Il motivo per il quale tante giovani neolaureate prendono la strada della libera professione è spesso dovuto alla carenza di lavoro che in tutti gli ambiti ora come ora c'è e spesso non ne hanno sufficiente esperienza poichè il percorso universitario non prevede ancora una formazione sul "campo domiciliare".  Ovviamente la donna capisce  che la formazione o l'esperienza sono ridotte, e preferisce, comprensibilmente, rivolgersi ad una persona "di età" e più facilmente si rivolge alla doula...
Io credo, però, che la Doula e l'Ostetrica, insieme, possano completarsi a vicenda e offrire alle donne un'assistenza stabile, lineare, armonica.
 Unire le forze di entrambe e collaborare insieme per il bene delle donne è sempre più costruttivo piuttosto che l'offensiva reciproca, che comunque non porta mai da nessuna parte.
Negare l'esistenza della doula e la necessità del bisogno di sostegno della donna equivale a mettere la testa nella sabbia.
Personalmente conosco ostetriche che collaborano serenamente con le doule e ognuna compie il suo percorso professionale, ma insieme si arricchiscono a vicenda per crescere professionalmente, completarsi e offrire alla donna che assistono ciò che essa realmente si merita!


 immagine gentilmente concessa 
dall'Associazione Nascere Bene Ticino - 
www.nascerebene.ch

Mi auguro che in futuro sempre più ostetriche si aprano al dialogo con le doule e sogno una tavola rotonda dove ci riuniremo tutte insieme per confrontarci sui rispettivi ruoli e le possibili interazioni tra di noi...sempre tenendo presente l'obiettivo comune...il bene delle donne di qualsiasi età!
Emanuela Rocca
Rachele Sagramoso


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