lunedì 22 ottobre 2012

ALLATTAMENTO AL SENO: diverse posizioni per soddisfare necessità diverse!

Tenere in braccio e portare al seno il proprio bambino è un gesto molto istintivo e naturale.

Ogni mamma ha una posizione in cui si trova meglio per allattare: quella in cui sorregge meglio il bimbo, quella in cui gli porge più agevolmente il seno, quella in cui il bimbo si attacca al seno più comodamente, quella in cui le spalle e la schiena non si affaticano, quella in cui stabilisce un miglior contatto visivo col bimbo, quella in cui riesce a controllarne la posizione della bocca...

Non ci sono posizioni giuste o sbagliate. Non ci sono posizioni migliori in assoluto.
Ogni posizione in cui teniamo il bambino per allattarlo presenta dei vantaggi...

POSIZIONE CLASSICA:

Posizionatevi in modo da stare comode e rilassare schiena e spalle, una poltrona, il proprio letto, un divano possono fare al caso vostro per cominciare, ma con la pratica anche una sedia, il gradino di una chiesa, uno sgabello andranno benissimo!
I primi tempi le poppate potrebbero durare diverso tempo (lasciamo sempre che sia il bambino a stabilire i tempi, poichè in grado di autoregolarsi e staccarsi da un seno dopo aver poppato la parte di latte più grassa che arriva dopo un po' di tempo che succhia), perciò può essere d'aiuto adoperare alcuni cuscini per sostenere la schiena e le braccia in modo che il bimbo sia all'altezza del seno senza doverci chinare verso di lui.
Nella posizione classica il bimbo viene sostenuto dal braccio dello stesso lato del seno che allatta. La testolina del bimbo si trova nell'incavo del braccio della mamma, che con l'avambraccio e la mano ne sostiene il busto e il sederino. Il corpo del bimbo dovrebbe essere allineato in modo che non debba girare la testa o piegare il collo per raggiungere il seno, la bocca all'altezza del capezzolo.

Con la mano libera la mamma può sostenere il seno (soprattutto un seno grosso, per facilitare la presa al bimbo e impedire che gli scivoli il capezzolo, portandolo a succhiare il capezzolo e non il seno) o fare il "sandwich" per facilitare l'attacco corretto del bimbo nel caso fatichi ad aprire adeguatamente la bocca o nel caso di un seno grosso o effettuare la compressione del seno ( a monte dell'areola) se il bimbo tende ad addormentarsi spesso e fatica a succhiare...


POSIZIONE DI TRANSIZIONE:

Questa posizione è molto simile a quella classica, si differenzia nel braccio che sorregge il bambino. La mamma infatti sorregge la testolina e la schiena del bambino con la mano e l'avambraccio opposti al seno che allatta.
Occorre fare attenzione alla posizione della mano quando sostiene la testolina. Non bisognerebbe porre il palmo della mano sulla nuca, nè premere la nuca del bambino, poichè istintivamente spingerà indietro, quindi in direzione contraria al seno. La mamma sostiene la testa posizionando il pollice dietro ad un orecchio e le altre dita dietro l'altro orecchio, la nuca appoggia sulla linea che congiunge il pollice all'indice.
Solitamente è una posizione che viene adoperata temporaneamente per facilitare alla mamma l'attacco del bambino al seno, che verrà sostenuto con la mano del lato del seno che allatta. Una volta che il bimbo si è attaccato si sistema il braccio del lato del seno che allatta in modo che il bambino venga  a trovarsi nella posizione classica, più riposante per braccia e spalle materne.

immagine tratta da vimeo.com

POSIZIONE SCIVOLATA:

Questa particolare presa può essere utile quando il bambino predilige un lato all'altro nei casi in cui tale situazione sia legata ad una sua postura (spesso derivante dalla posizione in utero). Ci sono neonati, infatti, che preferiscono girarsi da un lato piuttosto che dall'altro e faticano a mantenere la posizione su un fianco o sull'altro e spesso questa situazione riflette quella assunta maggiormente in utero. Spesso presentano rigidità a livello di collo e/o schiena e la posizione su un determinato fianco può risultare scomoda, stancante o addirittura fastidiosa rendendo difficoltoso l'attacco al seno corrispondente.
La posizione scivolata altro non è che il scivolamento laterale della posizione classica.
Il bambino verrà posto nella posizione classica in corrispondenza del seno che preferisce, quindi spostato lateralmente fino a trovarsi con la bocca in corrispondenza del seno opposto. Il suo corpo deve essere sostenuto lateralmente da un cuscino e dal braccio materno corrispondente a quest'ultimo seno.

POSIZIONE RUGBY:

Posizionatevi sedute con un cuscino accanto a voi in corrispondenza dello stesso lato del seno che allatterà. Il neonato viene appoggiato supino sul cuscino in modo da arrivare da sotto al seno con la bocca in corrispondenza del capezzolo. La mamma sostiene la testolina del bimbo e la parte alta della sua schiena con la mano e l'avambraccio dello stesso seno che allatta. L'altra mano può sostenere il seno. Le gambe del bimbo sono rivolte indietro rispetto al corpo della mamma.
Questa posizione è utile per quelle mamme che nella posizione classica non riescono a valutare l'attacco del bambino ed è comunque utile da alternare alla classica poichè così vengono svuotati maggiormente i dotti galattofori longitudinalmente piuttosto che quelli laterali che vengono maggiormente svuotati nella posizione classica.
E' una buona posizione anche per allattare contemporaneamente due gemelli!

immagine tratta da nascereincasaumbria.blogspot.com

POSIZIONE SDRAIATA SUL FIANCO:

Di notte è particolarmente importante riuscire a riposare anche mentre si allatta il proprio bimbo da letto, così si può allattare sdraiate!
Posizionatevi sdraiate su un fianco, lo stesso del seno che allatterà. Appoggiate la testa su un cuscino in modo da stare comode e fate passare il braccio in alto. Posizionate il bimbo su un fianco parallelo a voi, esattamente di fronte al vostro corpo, mantenendo la sua colonna in asse e la sua bocca all'altezza del capezzolo. La sua testina deve essere appoggiata preferibilmente sul materasso e non sul vostro braccio, per non costringerlo in una posizione scomoda e innaturale col collo piegato. Col braccio che avrete fatto passare in alto rispetto al bimbo potete contenerlo lungo la schiena.
Ottima posizione anche per i giorni dell'immediato dopo parto, quando può capitare che restare a lungo sedute risulti scomodo o doloroso per il perineo ancora indolenzito dal parto o reduce della sutura di una lacerazione da parto.

immagine tratta dalla pagina facebook "Una pancia per amica"

POSIZIONE VERTICALE:

La mamma può sistemarsi seduta comoda con dei cuscini dietro alla schiena in modo da non sforzarne i muscoli, il bimbo davanti a se, "seduto" sulla gamba materna, la stessa del lato del seno che allatterà, in modo da arrivare con la bocca all'altezza del capezzolo. Il bimbo è posizionato verticale, di fronte alla mamma, che potrà inclinare più o meno la propria posizione, regolando l'inclinazione sulla base della necessità e sostenendo la schiena e la testolina del bambino con le braccia.
E' una posizione utile nei casi di reflusso per facilitare il bambino nella poppata e prevenire il reflusso dei succhi acidi dallo stomaco all'esofago.

immagine tratta da salute-benessere.excite.it


POSIZIONE SUPINA:

La mamma è supina o semisdraiata appoggiata a dei cuscini, ma a pancia sopra e il bimbo posizionato sopra di lei, parallelo, con la bocca all'altezza del capezzolo. Con le braccia lo contiene e sostiene.
E' un'ottima posizione per quelle mamme col riflesso di eiezione del latte molto forte, per evitare che il latte arrivi troppo velocemente al bambino, spaventandolo e andandogli per traverso.

immagine tratta da wellme.it

POSIZIONE DELLA LUPA:

Questa posizione può aiutare a sbloccare un ingorgo mammario qualora si venga a trovare in una posizione in cui difficilmente si possa attaccare il bambino in modo che il suo mento si trovi in corrispondenza della zona ingorgata.
Quando uno o più dotti galattofori si occludono, infatti, il modo migliore per sbloccarli, dopo aver applicato un impacco caldo e aver massaggiato il seno in direzione dell'areola in corrispondenza della zona occlusa, è attaccare il bambino al seno in modo che il suo mento si trovi sull'ingorgo, poichè con la suzione attuerà un movimento meccanico sulla zona occlusa, sbloccandola più rapidamente.
Quando l'occlusione del dotto non può essere agevolmente risolta adoperando una delle posizioni di cui sopra, la mamma può mettersi carponi, il bimbo supino a terra o sul lettone, eventualmente alzato verso la mamma grazie all'appoggio di un cuscino, quindi orientarsi in modo da trovarsi con la zona del seno ingorgata in corrispondenza del mento del bambino!

ALLATTARE IN FASCIA:

Il bimbo allattato in fascia gode sia dei benefici dell'allattamento materno che di  quelli del contatto e della vicinanza costante con la madre. Il seno è a disposizione e la mamma può sfruttare le braccia libere per esempio per giocare col fratellino o accompagnare la sorellina all'asilo... La fascia calma il bambino, lo rilassa e lo contiene, quindi può facilitare l'allattamento!

immagine tratta da mammacanguro.blogspot.com

E voi, quale posizione preferite?

Emanuela Rocca

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